Il recupero ed il restauro del Crocefisso ligneo trecentesco conserva-to in deposito cautelativo ad Orte presso il Museo delle Confraternite Riunite e ricondotto alle istanze culturali del cantiere dei rilievi della facciata del Duomo di Orvieto ha offerto lo spunto per un dialogo tra storici dell’arte e restauratori intorno alle problematiche di quella straordinaria avventura figurativa, coinvolgendo pure alcuni dei crocefissi che gli studi riconducono alla cultura del cantiere trecentesco in Duomo. Alla temperie di quel complesso snodo culturale si è rapportato quindi anche l’esemplare ortano proposto al pubblico dopo il restauro appena terminato. Collocata al centro della sala di Palazzo Brugiotti, l’opera è stata esposta per essere esaminata ad uno sguardo ravvicina-to, così da consentire la lettura della lavorazione ad intaglio e offrire l’opportunità di esaminare la stesura dei sottili strati di preparazione e colore. La presentazione, ripetuta nel Duomo di Orte a distanza di una settimana per sollecitare la cittadinanza intorno al recupero del Croce-fisso, è stata studiata nei rapporti proporzionali tra base e piedistallo, cromaticamente selezionati in armonia con i contesti di accoglienza e per consentire la messa in rilievo dell’opera. Si è inteso così evidenziare il nesso tra intervento conservativo, restauro e ricezione dell’oggetto, particolarmente sentito nella formazione degli studenti del Corso di Laurea in Conservazione e Restauro dell’Ateneo della Tuscia. Ogni intervento diretto o indiretto su un manufatto artistico implica infatti consapevolezza critica e atti di riconoscimento e di ripensamento, che determinano una risignificazione estetica. Oltre l’analisi storico critica del contesto, il resoconto del restauro, i confronti tecnici e formali con altre opere affini, i due incontri di Viterbo e di Orte, hanno in definitiva posto al centro l’esperienza della ricezione dell’opera, mirando a restituire la complessità del percorso critico effettuato, secondo una visione globale che parte dal manufatto e approda alle molteplici possibilità offerte dai processi di musealizzazione