Perché un uomo, quasi senza rendersene conto, si smarrisce nei territori della solitudine?
La risposta in questo romanzo, dove Goffredo, un fotografo cinquantenne, oppresso dai ricordi, lascia la città natale per trasferirsi in una località di mare. Durante il viaggio incontra una ragazza, Elisa. Sarà lei, umbratile e risentita, a diventare, dopo qualche tempo, la sua aiutante.
Ma una notte succede un imprevisto: davanti allo studio di Goffredo viene scaricato un grosso sacco. In realtà si tratta di una ragazza, Vera, in fin di vita per un’overdose. È una giovane musicista che vive nella villa, imponente e protetta da un giardino, che sorge di fronte allo studio di Goffredo. Cos’è che, al di là delle apparenze, lega tra loro le due ragazze? In che misura i loro desini si intrecciano con quello di Goffredo?
Basti dire che, nel momento di maggior tensione della sua esistenza, sarà proprio la visione della maternità, della sua profonda bellezza, a salvarlo, impedendo al suo io di disunirsi.