Lo studio della formazione nella prima età moderna di un numero notevole di collegi romani o comunque sotto la supervisione di Roma, dove si doveva formare il clero dei paesi europei ed extra-europei, offre due interessanti possibilità ai ricercatori. In primo luogo permette di seguire le strategie della Santa Sede per diffondere e difendere la fede cattolica in Europa e in Medio Oriente. In secondo luogo facilita l’analisi della cospicua presenza straniera nella città, perché spesso tali collegi divenivano il fulcro di veri e propri gruppi immigrati. Queste due prospettive possono essere incrociate e comparate su scala europea, poiché i i collegi romani non erano a se stanti, ma facevano parte di reti continentali, ben rivelate dalle carte dell’Archivio storico di Propaganda Fide. Questo libro mostra dunque cosa rappresentassero i collegi per gli ungheresi, gli irlandesi, i tedeschi, gli irrilici, ecc., in termini di presenze migranti all’interno dell’Europa e di strategie per difendere e promuovere la fede cattolica.