Nei primi giorni di ottobre 2023 ha visto la luce il libro di 198 pagine di Fede Cristiana
scritto dall’Autore Latinense Giuseppe Panico che ha per titolo: “Gesù e Maria in Agro Pontino - la Fede tra i Campi Pontini ieri ed oggi” (ISBN 979-12-5524-025-9).
La pubblicazione porta la presentazione scritta da S. E. R. Mons. Mariano Crociata, Rettore della Diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno e la prefazione scritta da fr. Rinaldo Cordovani ofm cap della Provincia Romana.
Il Lavoro fa cenno dei diciassette Santi e Santità nella Chiesa Pontina sia che sono stati nativi nel territorio sia che hanno operato il ministero sacerdotale sul territorio Pontino composto da diciassette comuni, inclusi in cinque Foranie, che coprono una superficie di 1.372 Kmq con 334.730 abitanti di cui 321.570 sono i battezzati pari al 96.1% della popolazione.
Apre la serie delle Santità Pontine, che sfilano su un arco di tempo di novecento anni, un Papa, Urbano II, morto nel 1099 e la chiude una contadinella, Maria Goretti, martirizzata nel 1902.
Fanno seguito: Alessio da Sezze, Carlo da Sezze, Vincenzo da Bassiano, Tommaso da Cori, Caterina Savelli, Bonifacio da Sezze, Pietro Marcellino Corradini, Lidano d’Antena, Tommaso d’Aquino, Reginaldo da Priverno, Sante da Cori, Antonio Baldinucci, Francesco da Cisterna, Leonardo da Porto Maurizio e Carlo da Motrone.
Ma la Fede tra i Campi Pontini è anche quella illustrata attraverso le opere di pre-bonifica, e quindi: “Ieri”, derivante dal popolo dei paesi collinari affaccianti sulla Palude Pontina e dalle antiche chiese, come: santa Maria della Sorresca, santa Maria di Fossanova, santo Stefano di Valvisciolo e san Paolo Apostolo di Tre Ponti.
Mentre la post-bonifica, e quindi: “oggi”, è illustrata attraverso le Cappelle, Cappellanie ed Edicole sparse nelle campagne dei diciotto Borghi dell’Agro Pontino sorti attraverso l’Opera Nazionale Combattenti, il Consorzio di Bonifica di Piscinara e l’Università Agraria.
Nel libro si parla di Fede, di Santi e Santità nella Chiesa Pontina e dell’Angelo guerriero protettore della Chiesa, ma il Lavoro non vuole essere una catalogazione o un censimento di queste Opere sacre.