Un racconto di formazione, potrebbe dirsi; un racconto introspettivo, anche; un racconto di impegno sociale, per molti versi. Tutto questo, ma niente di tutto questo.
Marco è molto di più che un bambino e poi un giovane immerso nel suo ambiente contadino, destinato ad altro futuro. E’ uno sguardo, un colpo d’occhi che guarda un mondo, da dentro, finanche ad esserne talvolta travolto. Un mondo che si guarda attraverso lo sguardo di un giovane che vi passa, ma che, spinto da altro destino, è destinato a separarsene. Un mondo che si separa da se stesso, quindi; e si confina nell’onirico.