“Talvolta la segnalazione dei libri diventa un mero pretesto per svolgere considerazioni di carattere generale, spesso poco attinenti ai volumi presi in esame. Le recensioni qui raccolte, segnate dalla capacità di fondere il punto di vista militante con il rigore scientifico dovuto a una formazione da storico documentalista, muovono da una filosofia diversa, fondata sul rispetto per chi legge e, ovviamente, anche per chi scrive e fa ricerca. Esse si distinguono per agilità e scorrevolezza, nonché per la rinuncia a quel linguaggio specialistico che allontanerebbe il grosso dei lettori. Inoltre, pur essendo sempre chiaro, il punto di vista del recensore non vi è mai prevaricante, perché quel che conta maggiormente è mettere in evidenza gli aspetti di un testo che si considerano più convincenti”.