Questo libro si muove tra il Meridione d’Italia e l’Occidente della comunicazione di massa, tra le coste africane e il Mediterraneo, tra la Seconda Guerra Mondiale, gli anni Settanta e il presente. Tra l’ascolto clandestino di Radio Bari o Radio Napoli e l’emittenza fuori legge di Radio Potenza Centrale e Radio Sicilia Libera. Tra il boogie-woogie e il rock, la sceneggiata napoletana, il neapolitan power e i cantautori italiani degli anni Settanta, le informazioni in codice e il flusso informativo al telefono. Il Sud, con le sue storie radiofoniche, si intreccia con la storia culturale dell’Italia del secondo Novecento e questo saggio – scritto come un intreccio interdisciplinare di racconti – connette una genealogia possibile della radio con un’inclinazione meridiana, sonora, emotiva, della nuova oralità del presente globalizzato.