La letteratura esige umiltà, impegno e capacità acquisita nell’esercizio, perché di sedicenti scrittori e poeti ne abbiamo già troppi (magna est copia) e allora le parole-versi sono da affidare al vento e non ai lettori o presunti-tali. Per finire, una citazione del grande Franco Fortini, poeta e critico letterario, nella sua Introduzione alla Poesia di Scotellaro, il poeta lucano dei contadini: La poesia non è di breve uso, come non lo sono gli uomini. Tuttavia ogni interpretazione, sia essa elementare o complessa, è doveroso ascoltarla. La commozione elementare di un lettore elementare (o di un lettore complicato in un momento di semplicità) non è diversa dalla commozione elementare del poeta, ma, come questi la supera, la conserva e la trasforma approfondendola, così il lettore dev’esser condotto a leggere profondamente e più indirettamente.