Nella “Cronistoria-Diario della Vicaria Curata di Santa Lucia Filippini in Fastello”, si registra la costruzione della chiesa, la sua erezione a Vicaria Curata prima, e poi in parrocchia. La ricerca negli archivi della diocesi di Montefiascone e del Comune di Viterbo (quello del Comune di Montefiascone al momento è inagibile) ha permesso di rintracciare la documentazione che ha preceduto e accompagnato la realizzazione di un’opera considerata dai fastellesi, dal Municipio e dal vescovo, necessaria e urgente. Attorno alla chiesa cresce e si sviluppa il piccolo centro agricolo, segnato fin dalle origini da una forte urgenza religiosa. Sono i capifamiglia che scrivono al Sindaco di Viterbo per avere anche la chiesa, disposti a prestare la loro opera manuale e ad offrire terreni e, se occorre, denari. Nasce così, per intervento decisivo del vescovo diocesano di Montefiascone, la chiesa, la prima dedicata alla nuova santa istitutrice delle Maestre Pie Lucia Filippini. Attorno alla chiesa si aggrega la popolazione e costruisce la propria storia e la propria identità. Nasce la casa canonica con un sacerdote residente, nascono l’Asilo e la casa delle Maestre Pie; si costituiscono le varie associazioni religiose e la chiesa con il sacerdote, che sono il punto sicuro di riferimento per i momenti lieti e tristi della popolazione e si pongono i presupposti di un futuro migliore fino allora insperato o soltanto desiderato e tenacemente voluto.