Il 25 luglio del 1943 rappresenta lo spartiacque tra fascismo e antifascismo. Per la prima volta gli italiani si sentono liberi di manifestare il proprio dissenso nei confronti di Mussolini e del fascismo. Anche nel viterbese si riscontra l’evolversi della maturazione democratica. Una provincia che nel suo insieme ha saputo dire no al fascismo di Salò e ha saputo opporsi all’occupante tedesco. In questo volume la storia dell’antifascismo e della Resistenza, con le sue bande partigiane è ampiamente ricostruita. Per la prima volta viene portata alla luce la nefanda attività della GNR. Coscienti che quella che si è scelta è una strada accidentata che molti vorrebbero inquinare. Non si può fare finta però della debolezza della nostra elaborazione collettiva sui crimini commessi dai nazifascisti. Il mistero delle storie dimenticate finisce a margine di un passato sempre più lontano. Si tratta senz’altro di una delle pagine più crudeli del periodo dell’occupazione tedesca. I documenti raccolti segnalano molti casi rilevanti, finiti poi su un binario morto con il successivo insabbiamento, facendone una specie di tabù da esorcizzare.