La liberazione di Vienna dall’assedio ottomano nel 1683, un evento epocale per la storia dell’Europa, il cui merito fu scritto universalmente a gloria di Jan III Sobieski, costituì il momento più alto della biografia politica e militare del sovrano polacco. Sull’onda anche emotiva suscitata in tutti gli Stati cristiani da questa grande sconfitta dei Turchi, il re ottenne una straordinaria fama europea ed acquistò un grandissimo prestigio sul piano della politica internazionale. Ma la scelta di coinvolgere la Rzeczpospolita nella guerra anti-turca, non portò al Sobieski e alla Polonia i risultati sperati. Anzi in quella scelta, per gli enormi costi sostenuti, per gli scarsi vantaggi ottenuti, per il rafforzamento conseguito invece dalle due potenze confinanti, l’Austria e la Russia, è stato visto addirittura il momento di innesco del processo che generò la crisi polacca. La vittoria riportata sotto le mura di Vienna si rivelò in effetti solo come il momento più alto di una parabola che era iniziata con la vittoria di Chotin nel 1673 e con l’elezione al trono; parabola che però si avviò ben presto verso il suo percorso discendente.