In Italia la montagna è un sistema “fragile” – per dirla alla De André – un sistema difficile da governare, perché la montagna può cambiare aspetto a seconda del punto di osservazione, ma anche in virtù dell’osservatore. L’obiettivo dei contributi qui raccolti è rappresentare proprio le diverse sfaccettature degli studi della montagna e far emergere i differenti percorsi capaci di ascoltare il territorio montano con le sue peculiarità e le sue tradizioni fra vocazioni, progetti, letture di paesaggi, nuove tecnologie e pianificazioni ambientali, ma anche tra problemi e mancanze nel ripristinare una cultura della montagna, oltre che un equilibrio ecosistemico. Da questo punto di vista la montagna permette di sperimentare un modello competitivo non tanto o non solo sotto l’aspetto economico, ma soprattutto dal punto di vista ecologico, culturale, politicosociale e istituzionale, ponendo al centro del “fare sistema” l’uomo e il suo ambiente.