La recente crisi economico-finanziaria ha avuto pesanti ripercussioni in tutti i paesi sviluppati e in particolar modo nelle aree più deboli, come ad esempio le aree appenniniche o quelle più in generale dell’Italia meridionale. Le cause di questo mancato sviluppo sono complesse e di diversa natura, ma principalmente sono legate a debolezze strutturali e mancate riforme, tanto da non favorire la competizione territoriale. Oggi anche alla luce di un inarrestabile processo di globalizzazione, si rende dunque necessario ripensare ad un nuovo modello di sviluppo che si orienti principalmente verso il recupero di queste aree svantaggiate, meglio note come “aree interne”. Questo nuovo modello di sviluppo deve basarsi su una innovativa azione di pianificazione, che miri ad un nuovo equilibrio dinamico tra crescita economica e valorizzazione delle risorse proprie del territorio, come i beni ambientali e culturali, i prodotti enogastronomici, le conoscenze e i saperi artigianali e così via, secondo i consolidati principi della sostenibilità e della coesione sociale. Partendo da questi presupposti, il testo con i contributo di alcuni studiosi di diverse discipline e orientamenti, offre al dibattito scientifico contemporaneo alcuni spunti di riflessione e proposte originali su questo argomento.