Nel momento in cui si inaugurava a Viterbo l’attività del Centro diocesano di documentazione per la storia e la cultura religiosa (nel 2005) si precisavano quelli che erano i suoi obiettivi di impegno e tra questi, ai primi posti, si indicava la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio di documentazione che la nuova Diocesi di Viterbo aveva ricevuto dalle diocesi che l’avevano preceduta. Se puntare alla salvezza di quel patrimonio è lavorare perché sia conservato in ambienti idonei e in modo adeguato, valorizzare significa fare sì che quelle carte siano conosciute e siano messe a disposizione dei cittadini: per fare questo è necessario procedere al completamento dei cataloghi delle biblioteche e agli inventari degli archivi e renderli quanto prima di dominio pubblico, sia nella forma cartacea tradizionale sia attraverso la comunicazione per via telematica.