"The house on the beach" intreccia probabili e improbabili spasimanti, ed emana un tenue profumo di fiori d'arancio, ma per definirla una storia d'amore ci vuole fantasia. È, piuttosto, un "saggio per sperimentare gli usi dello spirito comico", ovvero una prova narrativa sull'idea di commedia. A farla da padrone sono i vizi, tanti, e le virtù, poche, della operosa, noiosa, ambiziosa e un po' bigotta provincia inglese ottocentesca, narrati con disperata vitalità dalla penna di George Meredith.