Tra Duecento e Trecento il regno d'Ungheria non fu colpito dalle consuete carestie che interessavano altre regioni d'Europa, e in particolare le parti occidentali del continente. Per quali motivi? Sono la lacunosità o la parzialità della documentazione disponibile a fornire un quadro incompleto o distorto del regime alimentare della popolazione ungherese? Oppure anche il "silenzio delle fonti" può essere interpretato quale indizio dell'esistenza di uno specifico ordine alimentare? Il contesto politico e istituzionale e le strutture di produzione, distribuzione e scambio del regno d'Ungheria possono spiegare l'assenza o il limitato impatto della carestia in queste terre tra Duecento e Trecento? E, in tal senso, è possibile chiarire questo particolare fenomeno applicando alla realtà ungherese medievale i modelli che da Ernest Labrousse ad Amartya K. Sen sono stati elaborati per chiarire i meccanismi di comparsa e di evoluzione della crisi e della carestia?