Un volume che parte dalle dimensioni locali e dalla cerchia familiare di potenti e stranoti protagonisti. Affronta i Farnese, un grande tema della storiografia sul Cinquecento, e li studia nel loro duplice rapporto con l’Italia delle città e con le altre grandi famiglie tardo-rinascimentali, in particolare i Medici. L’autrice ricorrre a un angolo prospettico peculiare: quello offerto dalla biografia di una donna di solito vista come mera tappezzeria, come un’appendice: figlia di un cardinale, forse amante di un altro, moglie di personaggi di medio rilievo. I documenti su questa donna finora ingiustamente relegata ai margini della nostra immagine del Cinquecento finiscono invece per dirci molto: sul secolo, sulla sua società, sulla sua cultura, sulla sua politica e soprattutto sui rapporti fra uomini e donne.
La ricerca di Patrizia Rosini su Clelia Farnese ci dona dunque una nuova chiave per cercare di legare (e leggere) i vari livelli sui quali affrontare il Cinquecento.