Nel tempo del computer e del linguaggio informatico gli autori Pietro Angelone e Roberto Selleri, in controtendenza, consegnano ai lettori un volumetto che costituisce un piccolo prontuario di locuzioni e di proverbi del dialetto alto-viterbese (zona di confine con la Toscana e l’Umbria). Questo recupero del sermo rusticus (già per i latini, quindi, contrapposto alla lingua letteraria) è recupero lessicale, ma anche sviluppo di una tesi, cioè che mentre il colto affida i suoi concetti alle regole della grammatica per istruzione acquisita, e così parla e scrive, l’incolto affida i suoi pensieri alle immagini e alle figure, cioè alle proprie locuzioni, e così si esprime e pittura le parole. Gli autori hanno opportunamente sviluppato le locuzioni per ordine alabetico delle voci, risultando così agevole la lettura. Proverbi e modi proverbiali del territorio arricchiscono e completano le espressioni elencate. Il tutto è valorizzato, infine, da un dizionarietto etimologico, assoluta novità nel campo della editoria regionale, che risulta oltremodo utile per far comprendere al lettore l’influenza del toscano, dell’umbro e del romanesco nel dialetto alto-laziale, ma principalmente della lingua madre, cioè il latino, radice di quell’albero italiano, da cui si sono ramificati in abbondanza i dialetti. Un volumetto, quindi, per gli appassionati di dialettologia, ma principalmente per la curiosità dei lettori e, aggiungiamo, valido strumento didattico.