Territorio sorprendentemente ricco per varietà di associazioni presenti, l’Alto Lazio ha avuto nelle società operaie di mutuo soccorso uno dei traini più qualificanti nella spinta verso la modernizzazione della società nei trent’anni dopo l’Unità. La lettura del volume parte dal periodo preunitario e individua le varie forme associazionistiche presenti sul territorio, dalle confraternite alle società ricreative. Alle forme laiche si aggiunsero società di ispirazione cattolica, che ereditavano una convinta attività di carattere assistenziale e di beneficenza. Ma il mutualismo ruppe, o meglio cercò di rompere, il legame con questa tradizione, svolgendo, in tempi in cui non era ancora nato un movimento sindacale di lotta, e in cui lo sciopero era ancora un’arma poco utilizzata, un ruolo centrale, non limitato ai soli fini previdenziali e assistenziali, ma esteso al piano della cooperazione, del credito e della formazione culturale, partecipando ai tanti rituali pubblici della pedagogia laica e patriottica, e rappresentando dunque uno snodo cruciale nell’apprendistato civile e politico della società dell’Alto Lazio nel secondo Ottocento.