Dopo Da buio a buio (1997), raccolta di composizioni poetiche sviluppate nelle forme liriche della quartina e dell’ottava, una sorta di antologia poetico-etnografica che rivisita i contenuti e gli aspetti della vita contadina nella Maremma della pre-riforma agraria (1953) e dopo Il cantastorie di Maremma (1998), autonoma rielaborazione del canto popolare tramandato oralmente e sviluppato quasi completamente nel metro endecasillabo, sempre della quartina e dell’ottava, l’autore con El terzo millegno si volge al presente e sulla falsariga del sonetto belliano ci fa viaggiare in questo inizio secolo (2000-2008) introducendoci nei suoi aspetti più contraddittori ed ironizzando, spesse volte con sarcasmo ed amarezza, su atteggiamenti, costumi, vizi umani, orientamenti di certa moda, non risparmiando, inoltre, certo modo di far politica e certa scenografia religiosa. Da rilevare, infine, il recupero del linguaggio territoriale-popolare, destinato ad essere definitivamente cestinato dal parlare e scrivere attuali, essendo i sonetti tutti sviluppati nella forma del dialetto viterbese e, come tale, recupero meritorio nelle innumerevoli espressioni figurate e nei modi di dire, degno di scrupolosa attenzione ed attenta lettura, nonché materia di approfondimento per studiosi del dialetto nostrano. La presentazione al volume è di Roberto Selleri