Nei primissimi mesi del 1795, la Res Publica nobiliare polacca, tra l’indifferenza generale dell’Europa intera, scompariva definitivamente dalle carte geografiche a seguito della terza spartizione compiuta dalle potenze confinanti: dalla Russia che si allungava fino al Bug, dall’Austria che diveniva padrona della Galizia occidentale e di Cracovia, antichissima capitale del regno, ed infine dalla Prussia che acquistava la regione di Varsavia e il territorio compreso tra la Vistola, il Bug e il Niemen. Svaniva così drammaticamente quel regno considerato ancora sul finire del Seicento tra i più vasti d’Europa, un triste epilogo che Józef Gierowski, in un suo mirabile contributo scientifico, ha voluto mettere a confronto con la fine dell’altrettanta rinomata Serenissima Repubblica di Venezia.