Raymond Gibbs dimostra in questa opera che la cognizione umana è profondamente poetica e che l’immaginazione figurata è il modo in cui capiamo noi stessi e il mondo in cui viviamo. Secondo una visione tradizionale della mente, il pensiero e il linguaggio sarebbero di per sé letterali e il linguaggio poetico una speciale capacità umana che richiederebbe abilità linguistiche e cognitive diverse da quelle che sono impiegate nel linguaggio comune. È questa particolare concezione che ha imposto gravi limitazioni allo studio accademico della vita mentale e al modo d’intendere normalmente l’esperienza umana. La poetica della mente capovolge l’impostazione tradizionale, mostrando quanto gli aspetti figurati del linguaggio rivelino della struttura poetica della mente. L’autore passa in rassegna un enorme corpus di ricerche elaborate in ambiti disciplinari diversi, quali, psicologia, linguistica, filosofia, antropologia e critica letteraria, per stabilire importanti connessioni tra la struttura poetica del pensiero e l’uso quotidiano della lingua. La poetica della mente unisce all’utilità del manuale lo spessore critico del saggio, perché sottopone le moderne teorie filosofiche, linguistiche e letterarie del linguaggio figurato alla sistematica verifica della psicolinguistica e della psicologia cognitiva. È per questa ragione e perché riesce a collegare il lavoro empirico sul linguaggio figurato ai temi più generali della natura del pensiero e del ragionamento quotidiani che questo libro sarà di estremo interesse per studenti e ricercatori di psicologia, scienze cognitive e linguistica.