Scorrendo, anche distrattamente, le infinite carte del Fondo Pessoa, un dato in particolare appare come immediatamente evidente. Il grande poeta portoghese era tanto prolifico, quanto quasi totalmente incapace di portare a termine una qualsiasi opera, fosse poetica, narrativa o saggistica. E la prima domanda che sorge di fronte a questa lapalissiana osservazione dovrebbe essere altrettanto banale, sebbene in pochi tutto sommato se la siano posta: come può Pessoa esser trasformato in libro? Dubbio fondamentale che comunque non ha impedito nel passato, per innumerevoli volte, che ciò avvenisse.
Il risultato è che, fra i mille paradossi direttamente creati dal grande poeta portoghese, ne esiste uno (forse) da lui non voluto, e spesso ignorato. Il fatto che la sua opera sia conosciuta in gran parte grazie ad edizioni che presentano forme alquanto distanti da quelle originarie, che chiudono e strutturano ciò che lui aveva lasciato aperto e indefinito.