(Montevideo 1871 – Palermo 1917), con Ariel, intende incoraggiare una formazione integrale, il valore sociale della cultura, l’eroismo nell’azione, l’originalità, la speranza, il senso della bellezza, l’etica del lavoro, l’entusiasmo, la libertà, la tolleranza, la solidarietà, la fede utopica, l’armonia, l’ideale disinteressato, la delicatezza… contro l’arrivismo, l’interesse materiale, l’utilitarismo, il pensiero unico, la globalizzazione disumanizzata, l’imitazione unilaterale e servile, il trionfo della massa sull’individuo. La mediocrità che livella. Per la vigenza e l’universalità del suo messaggio, Ariel (1900) oggi è urgente e più necessario che mai. Per il centenario della morte di Rodó, maestro della gioventù d’America, viene ripubblicata la prima traduzione italiana, con testo a fronte e, pensando a un pubblico più ampio che si possa muovere nella fitta trama intertestuale di rimandi e di segni, con un apparato di note raddoppiato rispetto all’edizione del 1999. Presenta l’edizione José Luis Abellán
Una galassia è un insieme di stelle, sistemi, pianeti, associazioni e ammassi stellari, gas e polveri cosmiche, materia oscura ed energia, legati tutti dalla reciproca forza di gravità e con forme e strutture più o meno definite. Variano dalle più piccole, contenenti poche decine di milioni di stelle, alle galassie giganti che ne hanno anche mille miliardi.
Le Nubi di Magellano sono due galassie, di forma irregolare e di piccole dimensioni, collegate da un ponte luminoso e visibili nell’emisfero australe. Poiché ospitano generazioni di stelle, alcune molto vetuste, altre più giovani, altre ancora neonate, questa intensa formazione rappresenta uno straordinario laboratorio naturale che consente l’osservazione e lo studio della nascita, dell’evoluzione e della morte di questi corpi celesti. Furono descritte da Antonio Pigafetta, che dette loro il nome, nella relazione del primo viaggio intorno al globo terrestre.
La spedizione, finanziata dalla Corona spagnola, fu guidata dal portoghese Ferdinando Magellano e, dopo la sua uccisione nelle Filippine, portata a termine da Juan Sebastián Elcano, capitano della nave Victoria, l’unica delle cinque navi della flotta a compiere il giro e a tornare nel porto di Sanlúcar de Barrameda alle foci del Guadalquivir da dove erano partiti. Un italiano, un portoghese e uno spagnolo sono pertanto i protagonisti di quell’impresa che durò tre anni (1519-1522) e che cambiò il mondo. Per la circostanza e il luogo del loro avvistamento, la loro morfologia ed eterogeneità e per tutti i dati e le suggestioni che emanano, le due galassie ispirano il nome e, metaforicamente, i contenuti di questa collana che ha come proposta principale la circolazione di idee e pensieri, il discorso sinergico e interdisciplinare, il senso epistemologico della complessità, le relazioni Europa-America.
In prospettiva transatlantica, ma anche in senso globalmente più ampio, la collana Le Nubi di Magellano è attenta ai valori, alle interpretazioni e ai paradigmi più luminosi ed esemplari tesi a lanciare o a rinnovare continuamente la riflessione e il dibattito etico ed estetico, ma si apre ugualmente alle geotestualità che recuperano contatti, scambi, marginalità e fratture, alle voci che difendono frammenti, differenze e specificità, alle forme che negoziano collisioni e interazioni, alle azioni combinate di linguaggi e sistemi. In relazione a tali premesse, la collana concepisce un iberoamericanismo in movimento, plurale e composito, polifonico e dialogico, che coinvolge in particolare l’Europa, l’America Latina e i Caraibi ma che si estende anche ad altri continenti, altre culture, altre lingue.
Le Nubi di Magellano sono liete di proporre i contributi più vigili nella ricerca e nella creazione in questi ambiti e accolgono la pubblicazione di: – Testi (saggistica, poesia, narrativa, teatro), traduzioni ed edizioni critiche. – Monografie, miscellanee, cataloghi.