Dopo i cammini religiosi e quelli turistici, il Terra e mare si presenta come il primo cammino didattico d’Italia. Un percorso aperto pochi mesi l’anno, al fine di lasciare alla natura il tempo di rigenerarsi. Una lenta passeggiata che partendo dalla Tuscia conduce al porto di Civitavecchia, con la possibilità di proseguire lungo le rotte del Mediterraneo.
I pellegrini diventano vagabondi, le credenziali “Lo stretto necessario”, e al posto della guida spunta un libro che è un’appendice del progetto.
Un suo prolungamento.
Il Terra e mare apre in modo leggero ma concreto un dibattito sul rapporto tra uomo e paesaggio.
Il Terra e mare è un ponte culturale che si affaccia a nuovi orizzonti.