Devozioni religiose in ogni comune della Tuscia viterbese, da Acquapendente a Vitorchiano, animate da santi e patroni, cui sono legati riti religiosi, storie, leggende, tradizioni, opere di carità, proverbi, occasioni sociali e gastronomiche. Di questi eroi della fede vengono raccontati vita, morte e miracoli e le diverse modalità, a volte originali, per le loro celebrazioni liturgiche e popolari. Alcuni rievocano le atrocità del martirio nella prima era cristiana, altri una vita di carità e di amore per il prossimo. Parafrasando il libro di un vecchio teologo del primo Novecento, possiamo dire che i santi ritornano. Ritornano a suscitare stimoli sopiti e interrogativi mai risolti, a scandire i movimenti delle stagioni, a favorire provvidenziali aggregazioni di solidarietà. Ritornano con le ritualità cui i nostri padri erano affezionati. Ritornano ad intercedere per noi e stimolarci in opere di bene. Ritornano anche a cosolidare forme di turismo più sostenibile sotto le forme più diverse: cammini della fede, pellegrinaggi, cerimonie di canonizzazione, e mobilità lenta tra parchi e santuari. L’obiettivo di questo libro è abbastanza dichiarato. Vogliamo raccontare la Tuscia viterbese da angolazioni inaspettate e ci auguriamo di esserci riusciti.