Il volume presenta le relazioni e comunicazioni presentate al convegno con lo stesso titolo che si svolse, organizzato dal Centro studi Santa Rosa da Viterbo onlus, nel novembre 2020. Oggetto, il diciassettesimo secolo, terzo dopo i convegni sul Quattrocento (2012) e sul Cinquecento (2016), i cui atti sono usciti congiuntamente nel 2021 col titolo Una nuova Santa Rosa. Come in quei casi, anche stavolta il Centro studi ha inteso semplicemente fornire agli studiosi di quel periodo un’occasione d’incontro, senza ambizioni di completezza e di organicità. Si leggeranno nella prima parte alcuni saggi sulla storia politica, economica, ecclesiastica di Viterbo e della Tuscia (dovuti a Claudio Canonici, a Luciano Osbat e al compianto Giorgio Felini) e sulle realizzazioni pittoriche e architettoniche che vi si ebbero (testi di Massimo Giuseppe Bonelli e Salvatore Enrico Anselmi). La seconda e la terza parte si concentrano sulla storia del monastero rosiano: Gilda Nicolai, Michele De Nittis e Anna Proietti scrivono del suo patrimonio archivistico; Tiziana Plebani, Teresa Onori e Angelo Sapio di alcuni testi letterari, memoriali, biografici; Luca Salvatelli, Maria Elena Bonomo e Flaminia Ferlito di fatti di storia della pittura e dell’incisione; Beatrice Casocavallo, Noemi Giovino, Flora Miele e Eleonora Rava, insieme, delle ceramiche di uso quotidiano che il monastero conserva. Il Centro Studi Santa Rosa da Viterbo onlus è un’associazione costituita nel 2010 con lo scopo di tutelare e valorizzare l’archivio, la biblioteca, le raccolte museali e le strutture materiali del monastero di Santa Rosa a Viterbo, in collaborazione con il Monastero medesimo e con la Federazione S. Chiara di Assisi delle Monache Clarisse Urbaniste d’Italia. Esso svolge attività di ricerca e di comunicazione, sia in termini scientifici che in termini divulgativi, in tutti gli ambiti connessi direttamente o indirettamente al proprio oggetto sociale; e in particolare intende favorire l’inserimento di studiosi non strutturati nel mondo della ricerca. Ha istituito con varie università e centri di ricerca storica italiani la SPeS (Scuola di Paleografia e Storia), che organizza corsi di formazione e di aggiornamento scientifico.