Quando si parla di Somalia il primo pensiero che viene in mente è "Black Hawk Dawn" evento conosciutissimo, grazie alla capacità dei media amaericani di promuovere le gesta delle proprie forze armate. Probabilmente non gode della stessa notorietà, in particolar modo tra le nuove generazioni la "Battaglia del Pastificio" avvenuta nello stesso contesto, il 2 luglio del 1993. Eppure, quell'episodio, ha rappresentato per le nostre Forze Armate il primo vero e proprio importante ed impegnativo coinvolgimento bellico, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Questo testo è il resoconto degli avvenimenti vissuti da uno dei protagonisti di quei fatti d'arme. La storia non ha la pretesa di avere un valore storico, ma vuole essere un tentativo di introspezione psicologica focalizzata sulle emozioni e sensazioni attivate dall'esperienza somala vissuta dall'autore. Emozioni che spaziano dall'amore per le proprie origini (Viterbo), alla scelta di arruolarsi nelle Forze Speciali, al dominio della volontà e della dignità sulla paura, alle conseguenze dello stress post missione, al rapporto con la religione. Con questa testimonianza, l'autore vuole, non solo ricordare quell'episodio, ma soprattutto pagare un tributo agli eroici Soldati caduti durante la battaglia del Pastificio, in occasione del 25 anniversario, affinché rimanga vivo il Loro sacrificio ed il Loro ricordo.