Secondo quanto affermato dall’AISE nel riportare il rapporto ISTAT 2018, a partire dagli anni Settanta del secolo scorso “vi è stata un’inversione di tendenza: da Paese di emigranti, anche l’Italia è diventata lentamente terra di immigrazione, avendo raggiunto un livello di benessere economico diffuso che ha reso il Paese una meta attraente per l’altra sponda del Mediterraneo, al punto che il saldo del movimento migratorio con l’estero, nell’ultimo quarantennio, risulta costantemente positivo”. Ma a partire dagli ultimi anni del XX secolo, e costantemente, gli italiani hanno continuato a emigrare.
Alcuni studi hanno iniziato a occuparsi anche dell’emigrazione umbra – che qui interessa, sia pure nello specifico eugubino –. Per
quanto riguarda l’esodo di questa popolazione in ambito europeo, le indagini storiche, di pubblicazione più o meno recente, si concentrano
maggiormente attorno a epoche ben precise (la fine del XIX secolo; il periodo 1918-1940), e a nazioni che hanno avuto un insediamento importante di lavoratori umbri.