Le denominazioni linguaggio burocratico e italiano burocratico si riferiscono alla varietà di lingua usata dalle amministrazioni pubbliche sia nella comunicazione interna, cioè tra uffici, sia nella comunicazione esterna, rivolta ai cittadini. Si tratta, cioè, della varietà di lingua prevalentemente scritta – si parla perciò anche di scrittura burocratica (Raso 2005), scrittura amministrativa (Franceschini e Gigli 2003), scrittura istituzionale (Cortelazzo e Pellegrino 2003), scrittura burocratico-amministrativa (Proietti 2010) – tramite la quale si realizza la cosiddetta comunicazione pubblica o istituzionale.