La storia delle colonie agricole italiane nella Bahia s’inserisce nel più ampio quadro dell’emigrazione italiana in Brasile del secondo dopoguerra. Non ne costituisce tuttavia un caso paradigmatico, quanto un’interessante eccezione fin dalla localizzazione geografica. Per illustrare tale micro-caso si procede attraverso sei capitoli “concentrici”, muovendosi dalla situazione politica internazionale seguita al Piano Marshall per arrivare alla realtà delle comunità italiane nell’entroterra baiano. Nel primo capitolo si evidenzia l’importanza degli aiuti americani non solo nella ricostruzione della Penisola, ma anche nella “emigrazione assistita” verso il Brasile. Nel secondo si studiano particolari iniziative di colonizzazione agricola promosse dalle “cooperative d’emigrazione”. Nel terzo capitolo si spiegano gli incentivi all’immigrazione straniera promossi dalla Segreteria dell’Agricoltura della Bahia tra il 1937 e il 1950. Nei successivi tre capitoli ci si concentra sul lavoro degli agricoltori italiani nell’entroterra della Bahia. Dopo aver indicato le ragioni che li portarono ad espatriare, aver narrato il loro viaggio oceanico e descritto le prime impressioni nella nuova terra, si mette a fuoco l’innovatività della colonizzazione italiana, in particolare l’introduzione di specie vegetali fino ad allora sconosciute e di nuove tecniche di coltivazione e di vendita diretta dei prodotti agricoli.