Nel 1934 Leonida Rèpaci, scrittore e giornalista calabrese, parte a bordo President Garfield, piroscafo della compagnia Ameritalia, la cui prua punta dritta verso le Americhe: l’intento del reporter è quello di affrontare un giro del mondo e di trasferire questa sua esperienza nei ben quarantasei “pezzi” giornalistici da inviare alla redazione della «Gazzetta del Popolo», foglio torinese allora diretto da Ermanno Amicucci. Gli articoli saranno successivamente rimaneggiati per essere pubblicati, nel 1948, nel libro di viaggio Giro del mondo di ieri. Lo sguardo dello scrittore giornalista sulla società statunitense è lucido e disincantato: la democrazia qui è stata scambiata con una oligarchia di miliardari e, lungi dall’essere un melting pot ove le razze si fondono e si integrano, gli Stati Uniti si rivelano al contrario un paese profondamente xenofobo. Numerose sono le città, i luoghi attraversati e descritti: New York e i suoi grattacieli rovesciati, il canale di Panama, miracolo dell’ingegneria moderna, La Avana, città della rivoluzione eterna, l’inafferrabile Los Angeles, sino a giungere alle Hawaii, le isole del sogno.