Grazie a queste lettere è stato possibile ricostruire non solo la storia di una bella amicizia, durata all’incirca più di mezzo secolo, tra Luzi e Spagnoletti, ma anche ricavare utili informazioni sulle vicende e sugli altri protagonisti dell’entourage letterario dell’epoca. Di particolare interesse critico si sono rivelate tutte quelle lettere in cui Luzi, illustrando all’amico il proprio modus operandi, confessa in realtà le travagliate fasi della propria produzione, sia in versi che in prosa, fornendogli (e fornendoci) quindi la chiave di volta per accedere all’interno della sua ricchissima ‘officina’. E parimenti importanti sono quei testi epistolari in cui Luzi da poeta, sollecitato dalle richieste dell’amico, si trasforma in critico dell’operato del suo destinatario, autore non solo di antologie e scritti ‘militanti’, ma altresì di romanzi e componimenti poetici di cui Luzi fu attento lettore e, a volte, severo critico.