Per i missionari gesuiti, che accompagnarono le spedizioni dei pionieri commercianti portoghesi a partire dal XV secolo, apprendere le lingue locali divenne ben presto condizione necessaria. Per un’efficace diffusione del cristianesimo era infatti indispensabile poter comunicare con i nativi. Per tale ragione una parte dei missionari gesuiti giunti sulle coste meridionali dell’India si dedicarono alla stesura di grammatiche, dizionari e libri di preghiere nelle lingue vernacole indiane. Il libro affronta lo studio di alcuni manoscritti portoghesi dei secoli XVI e XVII: tre Arti (grammatiche) di lingua tamil, scritte in portoghese, e un dizionario tamil-portoghese. Sono questi i primi strumenti didattici redatti da Occidentali ed in uso tra i missionari per la diffusione della lingua tamil. L’analisi linguistica condotta su tali testi sottolinea i tentativi di classificazione messi in atto ed illustra le strategie adottate dai missionari per lo studio e la descrizione di una lingua con caratteristiche tipologico-strutturali diverse rispetto alle lingue allora conosciute in Europa: il tamil.