l lavoro di Daniel Coste ed altri, la cui traduzione si offre in questo volume ai lettori italiani, è uno studio preparatorio sul tema delle lingue dell’educazione, cui la Divisione delle politiche linguistiche del Consiglio d’Europa attende fin dal 2005. La nozione di lingue dell’educazione comprende tutte le risorse idiomatiche che concorrono allo sviluppo del linguaggio: la lingua materna, la lingua nazionale come materia e come mezzo d’insegnamento delle altre discipline, le lingue regionali, le lingue straniere. Ma l’espressione lingue dell’educazione include anche di più: vi rientrano i valori di cittadinanza, inclusione, coesione sociale, pluralismo, vita democratica. Vi si rintracciano i principi e i fondamenti dell’educazione linguistica democratica. Per la comunità scientifica e per la scuola italiana cui è rivolta questa traduzione si apre un campo di riflessione. La scuola italiana è pronta a raccogliere le indicazioni che provengono dal Consiglio d’Europa e a tradurle in direttive e pratiche per l’intero percorso formativo? Le scelte linguisticoeducative operanti nella scuola elementare italiana, ricca di esiti positivi, saranno sufficienti per far diffondere il modello dell’educazione linguistica negli altri ordini di scuola in Italia e anche fuori dai confini nazionali? L’apertura di un dibattito nazionale ed europeo sul destino delle lingue e dell’educazione considerate congiuntamente aiuterà a superare le fratture attualmente esistenti nell’ordinamento italiano tra scuola primaria e secondaria. Il libro di Daniel Coste è stato tradotto in questa prospettiva.