La traduzione ha occupato per secoli un posto centrale nella vita letteraria della Polonia, per certi versi straordinario rispetto a quello di altri paesi, e la riflessione sulla traduzione ha accompagnato qui l’attività artistica di poeti e scrittori a partire almeno dal Quattrocento. Il dibattito “teorico”, che ne è seguito dalla metà del XX secolo, ha prodotto un’ingente mole di studi, spesso di notevole interesse e originalità. Ciononostante la teoria della traduzione polacca è stata fino ad oggi per lo più ignorata dagli studiosi occidentali. Il presente volume intende colmare questa lacuna portando all’attenzione dei lettori italiani alcuni pregevoli risultati in una panoramica che, tagliata sulla traccia delle varie tendenze e orientamenti teorici, ripercorre l’ultimo cinquantennio della saggistica traslatologica in Polonia, presentandone gli scorci più significativi e rilevanti per il dibattito in corso sul piano internazionale.