«ENFIDA», nelle pagine di Irene Cusmano, è descritto come uno spartito musicale: la naturalezza, la sobrietà, la veridicità dei fatti sostengono una narrazione commovente nella quale si mescolano tormenti, ardori e passioni. Un microcosmo della condizione di una famiglia «di Siciliani spinti dalla miseria e dall’esasperazione a causa degli abusi della mafia» a lasciare il loro Paese.