L’idea di scrivere questo brevissimo saggio nasce dalla lettura di un autore caraibico che nella parola ha racchiuso il suo mondo interiore ed esteriore, conferendogli un’immortalità che nell’epoca odierna, in cui tutto appare fugace e transitorio, poche cose hanno il privilegio di avere. Quando ci si addentra per la prima volta nelle pagine di Selvon, la sensazione immediata che se ne trae è quella di una superba ironia. Il linguaggio, i brevi frammenti di vita quotidiana, nonché i soprannomi dei personaggi sono il frutto di scelte oculate il cui obiettivo sembra proprio quello di suscitare l’ilarità del lettore.