Nasce a Viterbo, nel territorio della parrocchia di S. Giovanni in Zoccoli, da Stefano e Maria Anastasi. Completa gli studi superiori divenendo ragioniere ma coltiva ben presto i suoi interessi nel campo della letteratura e della musica. Dopo alcune esperienze poco incisive nel canto (nel 1867 fu primo tenore al Teatro dell’Unione di Viterbo) e alcune incursioni nel campo della poesia, si impiega come capo della ragioneria del Comune di Viterbo, rassegnando le dimissioni il 5 ott. 1880 a seguito di una controversia con il funzionario di Prefettura Enrico Pani Rossi e trovando temporaneo impiego presso il Comune di Sassari. Ritornato a Viterbo nel 1886, l’11 maggio 1887 venne nominato componente della Commissione comunale per l’archivio storico e la biblioteca e diventerà responsabile della biblioteca nel maggio del 1888, biblioteca fondata il 3 maggio 1810 e formatasi a seguito della fusione dei fondi dell’Accademia degli Ardenti con quelli confiscati ai conventi.
Oppostosi strenuamente al trasferimento dei documenti dell’Archivio Storico di Viterbo all’Archivio di Stato di Roma, nei venticinque anni trascorsi alla direzione della Biblioteca comunale il P. studiò e riordinò l’ingente patrimonio librario e pergamenaceo, provvedendo alla compilazione di due cataloghi distinti per i fondi già esistenti e per le nuove accessioni, oltre che a quella di un innovativo catalogo alfabetico a schede mobili che il suo successore alla direzione della biblioteca, Giuseppe Signorelli, perfezionò e ultimò. Sono questi gli anni nei quali vedono la luce la sue più importanti opere storiche e si sviluppano i suoi interessi per la storia dell’arte e dell’archeologia.
Nel 1895 è nominato Regio Ispettore onorario agli scavi e ai monumenti e segue, dall’anno successivo, i lavori di restauro del Palazzo papale di Viterbo che si protrarranno fino al 1908. Nel 1904 è membro, insieme a P. Egidi, A. Scriattoli e G. Signorelli, della Commissione incaricata dell’allestimento del Museo civico. Il P. venne collocato a riposo per problemi di salute il 12 genn. 1912 e alla fine del suo mandato la biblioteca fu trasferita nel palazzo fra la piazza del Comune e via Cavour, avendo come bibliotecario e conservatore il già citato Signorelli, nominato dal Consiglio comunale l’11 apr. di quello stesso anno. Profondamente interessato alle antichità della sua città natale, il P. fu scrittore prolifico, autore di saggi storici e di guide storico-artistiche. Alla sua morte donò tutti i suoi libri e le sue carte alla biblioteca comunale che aveva diretto per tanti anni.
A Viterbo un istituto statale di istruzione primaria e una via portano il suo nome.
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